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Le residenze artistiche per tessere relazioni tra arte e territori – I primi incontri del Nuovo Grand Tour

Il 9 novembre 2022 siamo stati ospiti dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Institut Français Italia a Palazzo Farnese per i primi incontri del Nuovo Grand Tour, un programma di residenze artistiche per cui Wonder Grottole è stata selezionata come istituzione culturale partner e ha già avuto modo di ospitare due artisti del NGT, Zoé Ledoux e Jules Benveniste.

Per noi è stata un’esperienza unica e assieme a tutti gli artisti partecipanti e i direttori delle residenze italiane e francesi, i direttori delle scuole d’arte, i curatori e i rappresentanti delle istituzioni siamo stati chiamati a raccontare la nostra esperienza ai giornalisti di Exibart e alla platea di art workers.

È stata una grande occasione per conoscere altre realtà che operano nel settore artistico e culturale in altri territori con cui costruire dei ponti, raccontare la nostra esperienza di residenza atipica caratterizzata dall’intenso scambio tra artisti e comunità ospitante, e accogliere le nuove sfide del settore artistico e culturale.

Sempre più le residenze artistiche si pongono come spazio di sperimentazione per gli artisti, in particolare se giovani e appena usciti dalle Accademie. Attraverso le residenze si può lavorare con gli artisti e i territori per creare un dialogo pubblico-privato, che lasci gli artisti liberi di sperimentare i linguaggi del contemporaneo, fuori dai vincoli del mercato, ma nel rispetto delle diversità dei territori ospitanti.

Alcuni spunti di riflessione

Tra gli interventi che si sono susseguiti segnaliamo quello di Donatella Ferrante, componente del Consiglio Superiore dello Spettacolo, che ha posto l’attenzione sui processi innovativi attivati dalle residenze sui territori, in quanto centri di produzione liberi svincolati dal mercato; 

Charlotte Morelle ha portato l’esperienza di Lille Capitale Europea della Cultura e ha raccontato degli investimenti fatti per far emergere i talenti e creare nuove opportunità anche attraverso processi di rigenerazione urbana; 

Natasha Cox ha parlato di come con Villa Lena cerca di lavorare per abbattere le barriere per supportare gli artisti creando un clima piacevole attraverso dei valori di fiducia, rispetto reciproco e cura; 

Linda Di Pietro (Base Milano) ha posto l’attenzione sul bisogno di creare dei tavoli Interdipartimentali a livello ministeriale, spazio necessario per parlare di arte dal vivo e residenze d’artista;

Guy Robertson ha portato l’interessante esperienza degli Mahler & LeWitt Studios a Spoleto, ​​e ci ha raccontato di come le residenze funzionano su due livelli: un livello verticale tra l’istituzione e l’artista e un livello orizzontale tra gli artisti ospiti della residenza;

Baptiste Lignel ha raccontato dell’Ecole Kourtrajmé, una scuola politica di arte, gratuita e senza fasce di età, basata sulla motivazione degli artisti e che permette loro di, seppur ancora giovani, esporre nelle principali gallerie di Parigi;

Anna Gesualdi ha portato l’esperienza di Alto Fest, un esperimento di residenza di due settimane di coabitazione che inserisce la dimensione poetica nella dimensione domestica che li accoglie. Un progetto con base a Napoli ma che ha avuto anche una dimensione regionale per Matera-Basilicata 2019;

Marco Cicolini ha portato l’esperienza sul territorio di Artinvita, Festival Internazionale degli Abruzzi;

il Direttore Generale della Creatività del MiC, Onofrio Cutaia ha concluso gli interventi parlando di come le residenze portano ossigeno e nuove possibilità, e ha sottolineato comele arti si debbano incrociare non a comparti stagni, ma interagendo tra loro.

Quale futuro per le residenze d’artista e il Nuovo Grand Tour?

La Presidentessa dell’Institut Français, Eva Nguyen Binh, nel suo intervento ha parlato di quanto le residenze generino un impatto positivo e di come l’arte possa essere un dispositivo contro le crisi. Nel pieno spirito del Nuovo Grand Tour che, a partire dal 2023, darà la possibilità anche agli artisti italiani di essere accolti in Francia creando nuove relazioni e stimoli per i territori.